Se cerchiamo il termine assertività sul dizionario troviamo la seguente definizione:

“Capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace il proprio pensiero, i propri sentimenti, far valere i propri diritti nel rispetto degli altri, senza prevaricare né essere prevaricati.”

Quindi essere assertivi significa essere in grado di manifestare i propri bisogni senza diventare aggressivi.

Se preferisci ascoltare, ecco l’episodio del podcast:Listen to "Assertività e abbuffate" on Spreaker.

 

Perché l’assertività è così importante?

L’assertività è lo strumento attraverso il quale noi accettiamo ed esprimiamo la nostra vera essenza senza essere distruttivi verso gli altri.

È il modo per mettersi sulla strada del Sè più autentico, quella strada che ci avvicina a situazioni e persone che ci arricchiscono e ci allontana da quelle che non lo fanno.

Scendendo più nel profondo, potremmo dire che essere assertivi significa dire la nostra verità: quandoci relazioniamo con passività diciamo no quando vorremmo dire sì e viceversa, ci comportiamo come se le cose andassero bene quando non è così. Agendo in questo modo è molto difficile riuscire a scegliere il proprio percorso e raccoglierne i frutti.

Nel decidere non ci si lascia guidare da ciò che sentiamo e vogliamo per noi stessi  ma dai bisogni degli altri e in questo modo perdiamo pian piano contatto con il nostro Sè più autentico, rimanendo in ascolto della parte più superficiale.

Quindi ci concentriamo esclusivamente sulla parte esteriore, sull’idea di noi che vogliamo dare agli altri: ci sforziamo di apparire belle, premurose, accoglienti e dolci, perdendo  la capacità di scegliere e la fiducia in noi stesse

Tra un “non importa” e un “decidi tu”, finiamo con il convincerci che quello che sentiamo e pensiamo non importi veramente. Convinciamo noi stesse e le persone intorno a noi perché se noi per prime trascuriamo i nostri bisogni, implicitamente autorizziamo a farlo gli altri, che seguiranno il nostro esempio.

Giorno dopo giorno costruiamo una vita che ci somigliano sempre meno e nella quale ci sentiamo imprigionate.

Abbuffate e (mancanza di) assertività

Mangiare quindi diventa una forma di conforto e un tentativo per alimentare la nostra autostima.

Negarci il cibo una punizione per non essere riuscite a compiacere gli altri.

Dall’altro lato invece se ci relazioniamo in modo aggressivo e difendiamo strenuamente i nostri diritti attaccando gli altri, potremmo nell’immediato ottenere ciò che desideriamo ma dovremo affrontare anche gli effetti collaterali del nostro comportamento.

Ad esempio, sentirci sempre più incomprese e sole e ancora una volta ricorrere al cibo per darci quel nutrimento che non riusciamo a trovare in rapporti intimi e sinceri.

Spesso oscilliamo continuamente tra atteggiamento passivo ed atteggiamento aggressivo: siamo passive fin quando a forza di reprimerli non possiamo più contenere i nostri sentimenti.

Improvvisamente diventiamo aggressive, lanciamo insulti e frecciatine contro chi ci si mette contro, ci sentiamo in colpa e il circolo ricomincia.

Se vuoi veramente essere padrona di te stessa e non reagire automaticamente a uno stimolo, devi imparare ad essere assertiva.

Tratta i tuoi sentimenti e quelli altrui con rispetto

Per prima cosa devi imparare a trattare i tuoi sentimenti e allo stesso tempo quelli degli altri con rispetto. Questo è l’unico modo per stare bene con te stessa e avere il tipo di relazioni che desideri.

Ti faccio un esempio:

Poniamo il caso che tu abbia un appuntamento con un’amica e questa si presenti con mezz”ora di ritardo senza avvisarti.

Per essere puntuale all’appuntamento tu avevi posticipato un incontro di lavoro e ti eri tenuta mezza giornata libera perché per te era un piacere ed eri felice di incontrare la tua amica.

L’amica arriva in ritardo all’appuntamento come se nulla fosse e i scusa in modo molto sbrigativo

Una persona che si relaziona in modo passivo potrebbe rispondere che non c’è problema anche se infastidita.

In questo modo evita di offendere l’amica ma trasmette comunque tensione e l’amica potrebbe non capire il perché della freddezza e oltretutto credere che può reiterare questo comportamento senza problemi

Una persona che si comporta in modo aggressivo invece potrebbe dire all’amica che non si aspettava un comportamento così menefreghista e iniziare ad urlarle contro.

In questo modo esprime i suoi sentimenti ma in una modalità che ferisce l’amica, che potrebbe decidere di allontanarsi da lei

Relazionarsi con assertività potrebbe suonare più o meno così:” Ciao, che bello vederti! Ti chiedo per la prossima volta di essere puntuale, ero così felice di vederti che ho organizzato i miei impegni proprio intorno al nostro incontro ”.

In questo modo avrai rispettato i tuoi sentimenti senza aggredire l’altra persona.

Certo la tua amica potrebbe comunque rimanerci male ma non perché l’hai aggredita e anzi, dicendo implicitamente che ci saranno altre uscite, manifesti l’intenzione di voler continuare il rapporto con lei. Hai “semplicemente” detto la verità e per farlo prima sei stata in grado di accettarla, senza reprimere i tuoi sentimenti perché li reputati sbagliati.

Un esercizio potente

Un  modo per imparare ad essere più assertive è esercitarsi a formulare delle frasi che tengano conto dei nostri sentimenti senza ferire quelli altrui.

È molto importante assumersi la responsabilità dei nostri sentimenti, quindi mettere noi stesse al centro della frase ed evitare di dire “mi fai sentire così”.

In questo caso staremmo incolpando l’altra persona (che probabilmente non è nemmeno consapevole di quello che una sua azione ha scatenato in noi e non l’ha fatto apposta).

Quindi avremmo perso la possibilità di comunicare davvero, in quanto l’altra persona si sentirebbe attaccata e smetterebbe di ascoltarci per preparare la sua “difesa”.

Un esempio di frasi assertive potrebbero essere le seguenti:

“Quando tu ti rivolgi a me in quel modo, io mi sento aggredita” e poi spiegare il perché, sempre cercando di non incolpare l’altra persona.

“Quando tu ti rivolgi a me in quel modo, io mi sento aggredita perché mi sembra che non mi ascolti”

Oppure “Quando tu mi guardi in quel modo, mi sento ferita perché sento che non approvi il mio comportamento”

In questo caso diamo modo al nostro interlocutore di spiegare le sue vere intenzioni e potremmo scoprire, con nostra grande sorpresa, che sono tutt’altro che quelle di ferirci o aggredirci!

Non è immediato comunicare con assertività e anzi all’inizio potrà sembrarti strano e potrai sentirti goffa e impostata. Ti assicuro che è solo questione di esercitarvi e trovare un linguaggio che sentite vostro.

Inoltre non è indispensabile essere assertive sul momento in cui si verifica un certo comportamento. Potrai rifletterci su ed esprimere i tuoi sentimenti anche più avanti.

Ad esempio potresti dire: “la settimana scorsa quando ti stavo dicendo qualcosa di importante e tu guardavi il cellulare mi sono sentita ferita perché ho avuto l’impressione che non ti interessasse passare del tempo con me”.

Questo è un ottimo esercizio anche per rimanere concentrata su quello che provi, su quello che vuoi e che non vuoi. Scoprirai che è possibile avere opinioni differenti senza dover per forza porre fine a una relazione o reprimere i tuoi sentimenti.

Trovo questa competenza molto sfidante, comunicare in modo efficace e non violento è frutto di molta pratica.

A me non viene per niente naturale quindi non demoralizzarti se non ti senti a tuo agio mentre fai le tue prove.

Se ti sei resa conto che ci sono aspetti su cui puoi lavorare e vuoi farlo, hai già fatto un primo grandissimo passo!

Fammi sapere se pensi di essere assertiva

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