Perché la gratitudine è così importante?

Perché coltivarla quotidianamente ci porta maggiore benessere, serenità e appagamento.

Se preferisci ascoltare, ecco l’episodio del podcast

Ascolta "Come migliorare il tuo rapporto con il cibo con la gratitudine" su Spreaker.

 

Ma questo avviene solo se ci sentiamo grati in modo autentico e può capitare che se non siamo abituati a farlo, essere grati diventi un ulteriore compito in una vita già piena di doveri.

La buona notizia è che la gratitudine si può allenare e più ci si allena, più si diventa ricettivi a provare gratitudine nella vita di tutti i giorni.

Inoltre questa pratica non porta solo benefici emotivi e psicologici ma anche fisici come un potenziamento del sistema immunitario e migliore qualità del sonno, ad esempio.

Le ultime scoperte nell’ ambito delle neuroscienze infatti affermano che praticare gratitudine porta alla produzione di ossitocina, un ormone che favorisce il senso di attaccamento e di fiducia.

La gratitudine ci insegna che non è quello che ci capita a determinare il nostro senso di benessere ma lo sguardo che utilizziamo per guardare a questi eventi.

E sentendoci grati e “nutriti” è molto probabile che non avremo più così bisogno di ricorrere al cibo in eccesso o altri riempitivi.

Vediamo insieme 3 esercizi di gratitudine che puoi iniziare a praticare fin da ora per migliorare il tuo rapporto con il cibo

Tieni un diario della gratitudine

Non a tutti piace scrivere un diario, tanti lo trovano una sorta di compito

Se hai il timore di non riuscire a mantenere il tuo impegno quotidianamente puoi scriverlo anche solo 2  volte a settimana e otterrai ugualmente i benefici descritti. Anzi molto probabilmente ti riuscirà più semplice concentrarti sulle cose positive accadute.

L’aspetto cruciale, affinché questo esercizio funzioni davvero, è non prenderlo come una sorta di lista della spesa ma di concentrarti per contattare un senso di gratitudine profondo. Prova a considerare l’evento come un dono, immaginandolo nel dettaglio, assaporandolo e osservandolo con tutti i sensi. Falla diventare un’attività piacevole per te, crea un rituale, accendi una candela se ti piacciono. Un gesto che ti impiegherà 5 secondi ma ti aiuterà a creare un’atmosfera piacevole.

Puoi trovare anche modi più creativi come la scatola della gratitudine

Prendi una bella scatola oppure decorala tu in modo che sia di tuo gusto e impreziosiscila con i dettagli che più ti piacciono: ogni volta che avrai un momento di gratitudine, infilerai un bigliettino con il tuo appunto. Potrai poi rileggere i bigliettini di tanto in tanto quando vorrai.

Scrivi in modo specifico

Cerca di scrivere in modo specifico le cose per cui sei grato.

Ad esempio invece di scrivere “Sono grata di avere il mio partner al mio fianco” puoi scrivere “Sono grata perché oggi il mio partner mi ha preparato il pranzo”, “Sono grata perché il mio partner mi ha dato buoni consigli in merito a un problema” ecc

Puoi aiutarti ponendoti delle domande:

“Chi ha reso migliore la mia giornata facendo qualcosa per me?”

“Qual è la cosa migliore che mi è successa oggi?”

“Chi mi ha insegnato qualcosa?”

“Chi mi ha fatto sorridere?”

Gratitudine verso te stessa

Nel tuo diario della gratitudine o a parte, se preferisci trova qualcosa di bello in te stessa di cui essere grata.

Lo so, starai pensando che non hai proprio niente di meraviglioso e ti capisco, siamo abituate all’idea di dover essere umili e modeste per forza, come se compiacersi si una propria dote o talento fosse peccato. Però anche in questo caso, con l’esercizio, vedrai che sarà sempre più facile.

Puoi iniziare da cose piccole come essere stata empatica con una tua amica, aver preparato un’ottima cena, aver risolto un piccolo disguido a lavoro, un nuovo taglio di capelli o un nuovo trucco. Non c’è limite alla fantasia e vedrai che più ti allenerai, più ti verrà semplice trovare aspetti di te per cui essere grata

Cambia prospettiva

Spesso ci risulta difficile essere grate perché siamo abituate a vedere le cose da un’unica prospettiva. Un buon allenamento è ripensare a eventi che hai vissuto e che sul momento ti hanno portato sofferenza.

Concentrati sul trovare i risvolti positivi, i cambiamenti e le lezioni che ti hanno portato.

Ogni crisi porta un’opportunità: la perdita di un lavoro ad esempio può essere considerata come una disgrazia ma da un punto di vista più ampio potrebbe avere risvolti positivi inaspettati. Averci permesso di passare gli ultimi mesi ad accudire nostra madre malata o di scoprire finalmente le nostre vere passioni.

La fine di una relazione può portarci nuove consapevolezze su noi stessi che potremo utilizzare per avere relazioni più felici ed autentiche. Gli esempi potrebbe essere tantissimi.

Puoi provare a riflettere anche sulle difficoltà presenti proprio adesso, in questo periodo nella tua vita, chiedendoti: Quale lezione mi sta dando questa situazione? In che modo può aiutarmi a crescere?

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