Qualche settimana fa su Instagram ho pubblicato un post sulla motivazione, ispirato al libro Renaissance Diet 2.0 del dr Mike Israetel, professore di Scienze motorie e sportive presso la Temple University di Filadelfia, body builder agonista e lottatore professionista di BJJ.

Se preferisci ascoltare, ecco la puntata del podcast:

Listen to "Non hai abbastanza motivazione?" on Spreaker.

 

Nel post spiegavo come la motivazione sia solo uno dei fattori in gioco che servono per raggiungere un obiettivo.

I fattori coinvolti infatti sono ben 6:

  • Ispirazione
  • Motivazione
  • Intenzione o dedizione
  • Disciplina
  • Abitudine
  • Passione

Andiamo ad esaminarli uno ad uno e vediamo come la loro sinergia sia fondamentale per ottenere il vero cambiamento

Ispirazione

L’ispirazione è la sensazione che per prima ti spinge ad iniziare una dieta o a migliorare il tuo stato psicofisico ed è ciò che avvia la decisione di apportare un cambiamento. Potresti sentirti ispirata ad esempio da una trasformazione fisica o dal benessere ottenuto da una persona che conosci o da qualcuno che segui sui social.

Questo è un forte promotore emotivo dell’adesione all’inizio, ma non dura molto a lungo.

Poi subentra la motivazione: questa ti mantiene aderente ai tuoi propositi nelle prime fasi del cambiamento quando l’ispirazione da sola non è più sufficiente.

Motivazione

La motivazione non è sempre costante, è molto potente ma può subire una flessione, soprattutto quando incontri le prime frustrazioni, ad esempio hai più appetito o inizi ad allenarti e fare fatica.

La motivazione ti dà un obiettivo chiaro ma per arrivarci hai bisogno di mettere in pratica ed ecco che arrivo la dedizione o intenzione.

Dedizione o intenzione

La dedizione è l’applicazione di ispirazione e motivazione e ti serve per creare un piano di lavoro

Questo piano per essere veramente efficace deve essere realistico, deve essere abbastanza in armonia con i tuoi impegni e il tuo stile di vita.

È bello pensare di perdere 5 kg nei prossimi 3 mesi, ma per arrivarci è necessario determinare in che odo ti muoverai.

Definendo i tuoi pasti ma anche i cambiamenti che vorrai apportare al tuo stile di vita

Disciplina

Oltre alla dedizione quindi farai affidamento alla disciplina: l’uso della forza di volontà per raggiungere un obiettivo.

Questa ci serve quando la motivazione è bassa e l’intenzione è alta ad esempio.

Ti aiuta quando non sei più motivata e ti permette di essere aderente anche quando temporaneamente potresti non volerlo. Può aiutarti anche sapere che ci saranno momenti in cui vorrai smettere: momenti n cui dovrai usare la forza di volontà se vorrai continuare

Ma la forza di volontà è una risorsa limitata, non ne disponiamo in modo inesauribile, anzi fare affidamento sempre e solo su di essa ci può portare all’esaurimento, al burn out.

Ad un certo punto del tuo percorso, quando l’ispirazione ti ha fatto iniziare, la motivazione ti ha permesso di definire un obiettivo, l’intenzione ti ha aiutato a fare un piano concreto, la disciplina ti ha aiutato a rimanere aderente, le tue pratiche alimentari e di stile di vita saranno diventate un’abitudine.

Abitudini

Settimane e mesi dopo l’inizio di una dieta, si formano abitudini che consentono di seguire la dieta quotidiana in modo più semplice. E’ come quando si impara a guidare: all’inizio sembra difficilissimo e l’attenzione è al 100% ai nostri movimenti, poi diventa sempre più semplice finché non diventa automatico

Puoi Imparare a preparare in anticipo alcuni pasti o alcuni cibi come ad esempio le verdure.

Prendi un giorno a settimana in cui hai un po’ di tempo e “mettiti avanti” con le preparazioni per renderti più semplice la vita quando in settimana sarai di corsa e sarai tentata di mangiare “a caso”.

Mantieni un programma di allenamento regolare: allenati negli stessi giorni ogni settimana oppure definisci un numero di allenamenti a settimana che realisticamente puoi svolgere

Arrivati a questo punto arriva la passione.

Passione

Se nel momento in cui mi stai ascoltando stai prendendo in considerazione di cambiare e sei ad un livello ancora precedente all’ispirazione, immagino che ti riesca difficile associare la parola passione a tutti questi nuovi comportamenti!

Ti capisco perché siamo portati ad associare i concetti di dieta e allenamento alla sofferenza.

In realtà c’è una parte di sofferenza legata all’uscire da un percorso segnato, dalla famosa zona di confort ma è più che altro un disagio.

Se lavori ad esempio sulla tua composizione corporea saprai che serve tempo, mesi e anni potresti iniziare ad apprezzare un po’ tutto il processo. Mangiare in modo da supportare le prestazioni in allenamento o godere dei benefici più lontani nel tempo rispetto al servirsi due porzioni di dolce (Ho parlato di posticipare il piacere qui). Molte persone iniziano ad amare così tanto il processo da sviluppare una vera passione al punto da non doversi più preoccupare di essere aderenti al programma.

E’ quello che succede quando si intende che la dieta deve essere uno stile di vita: la costruzione di nuove abitudini più funzionali ai tuoi obiettivi, che vanno a sostituire quelle vecchie

Ovviamente esiste anche un lato negativo: perdere peso, sentirsi in controllo del proprio corpo, vedersi cambiare rappresentano una sorta di droga. Più ne abbiamo, più ne vorremmo e se non siamo in grado di definire obiettivi realistici e sani per noi, esiste anche il rischio di farsi prendere la mano.

La passione è nutrita dai rinforzi positivi: migliorare in allenamento, sentirsi meglio, vedersi meglio, fare meno fatica nella vita quotidiana.

La passione in realtà non è un elemento indispensabile per avere successo: è importante perché ti facilita il processo ma non è imprescindibile averla per raggiungere i tuoi obiettivi

Siccome la passione non te la puoi imporre e potrebbe anche non arrivare mai, è importante che tu scelga obiettivi realistici e che siano davvero tuoi, non per somigliare a qualcun altro.

Questi sono i sei fattori coinvolti, secondo Israetel nel raggiungimento di un obiettivo.

Le mie riflessioni

Io concordo sul fatto che la sola forza di volontà non sia sufficiente (ne ho parlato a anche qui)

Devi sapere che esistono due tipi di forza di volontà, quella nevrotica e quella a-nevrotica.

La forza di volontà anevrotica è la capacità di controllarsi senza avere uno scopo mentre la forza di volontà nevrotica è la capacità di non arrendersi in vista di uno scopo. Ad esempio risparmiare per comprarsi l’auto dei sogni.

La forza di volontà anevrotica è quella che entra in campo quando vogliamo cambiare le nostre abitudini.

Anche se abbiamo un obiettivo e quindi uno scopo finale, per cambiare davvero abitudini dovremo compiere tanti piccoli gesti che non producono un risultato immediato. Si allena infatti ponendosi obiettivi che non abbiano una gratificazione concreta, come ad esempio iniziare ad allenarsi anche per dimagrire.

E’ importante allenarla perché non è legata a qualcosa di esterno (l’auto nell’esempio di prima) ma a nostre qualità interiori che potremo sfruttare in ogni ambito della vita.

Per oggi mi fermo qui, spero che l’episodio di oggi ti sia piaciuto e ti ricordo che se vuoi sapere se e come posso aiutarti, puoi fissare una chiamata gratuita tramite il link che trovi in descrizione o nella bio del mio profilo Instagram .

BIBLIOGRAFIA

Renaissance Diet 2 0 Mike Israetel

 

 

Immagine da Freepik  https://urly.it/3-n4k

Richiedi una consulenza

    Dichiaro di aver letto e compreso l'informativa che mi è stata fornita ai sensi degli artt. 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679 - Informativa sulla Privacy

    Trattamento dati personali finalità Marketing (obbligatorio indicare una scelta)
    AccettoNon accetto

    Trattamento dati personali finalità Marketing e comunicazione terzi (obbligatorio indicare una scelta)
    AccettoNon accetto