Ciao e benvenuta in questo nuovo episodio del podcast.
Oggi voglio parlare con te di qualcosa di reale, di umano e di estremamente comune, anche se quasi nessuna di noi ne parla davvero: 5 azioni per smettere di farti schifo quando ti guardi allo specchio.
Lo so, è una frase dura. Ma è proprio così che molte donne si sentono.
Ti guardi e vedi solo difetti., ti confronti con chiunque. Ti senti sempre un passo indietro rispetto a come “dovresti essere”.
E nonostante provi a ignorarla, quella sensazione torna. Ogni mattina, ogni sera.
Voglio dirti subito una cosa: non sei sbagliata.
Non sei fragile, né superficiale. Stai solo vivendo una relazione complicata con la tua immagine — una relazione che puoi imparare a cambiare.
Non ti prometto che dopo questo episodio ti amerai alla follia.
Ma ti prometto che puoi iniziare oggi un nuovo modo di guardarti: più gentile, più onesto, più rispettoso.
Se preferisci ascoltare, ecco il nuovo episodio del podcast
Ascolta "Come smettere di farti schifo quando ti guardi allo specchio" su Spreaker.
1. Accettare che non sei sola: il primo passo per smettere di farti schifo quando ti guardi allo specchio
La prima azione è riconoscere che questa sensazione non è solo tua.
Viviamo bombardate da immagini di corpi “perfetti”: filtrati, allenati, ritoccati, selezionati.
E ogni volta che scorriamo i social, ci convinciamo di essere noi quelle sbagliate.
Ma quella voce dentro di te — quella che dice “non sei abbastanza” — non nasce dal nulla.
È la voce di un sistema che ha insegnato alle donne a guardarsi con sospetto, a misurarsi con standard impossibili, a confondere il valore personale con l’aspetto esteriore.
Quando capisci che questo disagio è condiviso, cambia tutto.
Non è un difetto tuo: è una ferita collettiva, e prenderne coscienza è già un atto di ribellione.
Quindi, prima ancora di cambiare come ti guardi, riconosci che non sei sola in questa battaglia.
Può sembrare poco, ma sapere che tante donne provano le stesse cose ti toglie di dosso la vergogna. E la vergogna, credimi, è ciò che tiene vivo il disprezzo.
2. Riscrivere il dialogo interno: smettere di fare body shaming verso te stessa
La seconda azione riguarda il modo in cui ti parli.
Pensa a quante volte, guardandoti allo specchio, ti sei detta frasi come:
“sei grassa”, “hai la pelle orrenda”, “se solo fossi diversa”.
Quelle parole diventano un rumore di fondo costante.
All’inizio sembrano innocue, poi cominciano a scavare, a spegnere la fiducia, a corrodere la tua autostima.
È body shaming verso te stessa.
E non serve più. Non ti motiva, non ti migliora, non ti protegge. Ti distrugge.
Cambiare quel linguaggio non significa fingere di amarti.
Significa imparare a parlarti come parleresti a qualcuno che ami, anche se non sei ancora pronta ad amarti nello stesso modo.
Puoi dirti: “oggi non mi sento bene nel mio corpo, ma merito rispetto comunque”.
Puoi pensare: “questa parte di me non mi piace, ma non è un motivo per odiarmi”.
Ed è qui che entra una verità potente: puoi trattarti con rispetto anche se per ora non ti piaci.
Il rispetto non è un’emozione, è un comportamento.
L’amore può andare e venire, ma il rispetto è una scelta che puoi fare ogni giorno.
Puoi non piacerti, ma scegliere di non insultarti.
Puoi essere delusa dal tuo aspetto, ma scegliere di non punirti.
Puoi sentire vergogna, ma scegliere di comportarti con dignità.
Quando cambi il tono della tua voce interiore, cambia il modo in cui ti percepisci.
E questo è uno dei passi più profondi per smettere di farti schifo quando ti guardi allo specchio.
3. Spostare il focus: dallo specchio alla vita reale
Lo specchio mostra solo una parte di te: la superficie.
Non mostra la tua risata, la tua forza, la tua gentilezza, le tue idee, né le volte in cui hai saputo rialzarti.
Eppure, quante volte riduci tutto il tuo valore a quel riflesso?
Spostare il focus significa smettere di cercare conferme solo da ciò che vedi.
Significa ricordarti che il tuo corpo è solo una parte di una storia molto più grande: la tua vita.
Prova a chiederti: “quando le persone che amo pensano a me, si ricordano prima del mio aspetto o di come le faccio sentire?”
Di solito, la risposta ti riporta subito con i piedi per terra.
Il tuo corpo non è un biglietto da visita, è la casa che ti accompagna nel mondo, e non merita di essere odiata solo perché non rispetta un modello esterno.
Riempi la tua giornata di cose che ti fanno sentire viva: un hobby, un progetto, un’amicizia, un gesto di cura verso qualcuno.
Più coltivi la vita reale, meno potere ha lo specchio di definirti.
È così che cominci davvero a smettere di farti schifo quando ti guardi allo specchio: ricordandoti che sei molto di più di ciò che vedi.
4. Fermare il body checking: lasciare andare il controllo e scegliere il rispetto
Ora parliamo di una trappola molto comune: il body checking.
È quel bisogno continuo di controllarti. Ti osservi da diverse angolazioni, ti tocchi la pancia, ti confronti nelle foto, ti sistemi di continuo davanti allo specchio.
Sembra innocuo, ma in realtà alimenta l’ossessione e il malessere: ogni volta che lo fai, rinforzi l’idea che il tuo valore dipenda dal tuo corpo.
Puoi iniziare a liberartene gradualmente.
Prova per esempio a ridurre il numero di volte in cui ti specchi: se prima lo facevi venti volte al giorno, prova a farlo cinque.
E quando ti guardi, fallo con un’intenzione precisa: non per giudicarti, ma per riconoscerti.
Puoi anche cambiare la prospettiva: invece di fissare il difetto, nota un dettaglio che ti appartiene e che racconta qualcosa di te.
Forse le mani con cui abbracci, o gli occhi che ridono anche quando sei stanca.
E se ti accorgi che ti stai controllando di continuo, non colpevolizzarti. Fermati, respira, e ricordati:
puoi non piacerti, ma scegliere comunque il rispetto.
Il rispetto è un comportamento, non un sentimento.
Non devi aspettare di amarti per comportarti bene con te stessa: è proprio il rispetto quotidiano che, col tempo, apre la strada all’amore.
E questa scelta — di smettere di controllarti ossessivamente e iniziare a trattarti con gentilezza — è una delle più potenti per smettere di farti schifo quando ti guardi allo specchio.
5. Creare rituali di cura, non di giudizio
Per molte donne, lo specchio è un tribunale. Ti guardi e ti condanni senza appello
Ma può diventare qualcosa di completamente diverso: un luogo di incontro, non di giudizio.
Inizia da piccoli rituali di cura.
Può essere stendere la crema lentamente, con presenza.
Può essere dirti una frase gentile — anche se non ci credi del tutto — come “sto imparando ad accettarmi”.
Può essere respirare profondamente davanti allo specchio, invece di analizzarti.
La chiave è trasformare lo specchio da nemico a testimone.
Non devi più usarlo per valutarti, ma per riconoscerti.
Ogni gesto gentile che fai verso di te manda un messaggio chiaro al tuo cervello: “merito attenzione, anche quando non mi piaccio”.
E quel messaggio, ripetuto giorno dopo giorno, diventa una verità nuova.
Non si tratta di amarti subito, ma di smettere di ferirti ogni volta che ti guardi.
È un processo lento, ma profondamente liberatorio.
Conclusione
Abbiamo attraversato insieme 5 azioni per smettere di farti schifo quando ti guardi allo specchio:
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Accettare che non sei sola.
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Riscrivere il dialogo interno e smettere di fare body shaming verso te stessa.
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Spostare il focus dallo specchio alla vita reale.
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Fermare il body checking e scegliere il rispetto, anche quando non ti piaci.
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Creare rituali di cura, non di giudizio.
Ricorda: non puoi sempre scegliere le emozioni, ma puoi scegliere i comportamenti.
Puoi non amarti oggi, e comunque trattarti con rispetto.
Puoi non piacerti ancora, e comunque decidere di non farti del male.
Ogni gesto di gentilezza verso di te costruisce un nuovo modo di vivere nel tuo corpo.
E un giorno, senza accorgertene, ti guarderai allo specchio e non sentirai più disprezzo — sentirai solo un piccolo, silenzioso senso di pace.
Perché smettere di farti schifo quando ti guardi allo specchio non significa diventare perfetta.
Significa tornare ad essere dalla tua parte.
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