Oggi voglio parlarti di una frase che molte persone pronunciano proprio quando si tratta di prendersi cura di sé, della salute e soprattutto del proprio rapporto con il cibo: “Comincio a settembre.”
Se preferisci ascoltare, ecco l’episodio del podcast:
Ascolta "Il tuo rapporto con il cibo non deve aspettare settembre" su Spreaker.Quante volte, dopo le vacanze o in momenti di stanchezza o confusione, ti sei detta: “Da settembre cambio tutto, da settembre mi prendo cura di me, della mia alimentazione, della mia salute”?
È una frase carica di buoni propositi, ma anche di rinvii. Ti sei mai chiesta se quel “comincio a settembre” è davvero una promessa oppure solo un modo per rimandare la cura del tuo rapporto con il cibo?
Oggi voglio aiutarti a capire perché tendiamo a procrastinare, quali rischi comporta questo atteggiamento e, soprattutto, come iniziare ora a migliorare il tuo rapporto con il cibo, senza aspettare un momento perfetto.
Perché diciamo “Comincio a settembre”
Ti sei mai chiesta perché così spesso scegliamo date o momenti precisi per iniziare qualcosa di importante? Settembre, il lunedì, il primo del mese, l’anno nuovo: sono tutti punti di partenza simbolici che nella nostra mente rappresentano l’occasione giusta per un cambiamento.
Settembre, in particolare, è un po’ come il “capodanno” dopo l’estate: la fine delle vacanze, la ripresa delle routine, un nuovo inizio. Scegliere questo momento ci dà la sensazione di poter separare nettamente il “prima” dal “dopo”, di poter azzerare e ricominciare.
Ma dietro a questa scelta spesso c’è una paura: quella di non sentirsi pronti, quella di dover affrontare la fatica del cambiamento. Cambiare vuol dire uscire dalla propria zona di comfort, affrontare emozioni scomode, abbandonare abitudini consolidate. E allora la tua mente ti suggerisce di aspettare il momento giusto, perché ora no, “non è il momento”.
Ti riconosci in questo? Aspetti di sentirti più forte, più motivata, o magari più tranquilla, per iniziare. Vuoi che le condizioni siano perfette, magari senza stress, senza imprevisti.
Il rischio però è che questo momento “ideale” non arrivi mai, o che quando arriva tu non sia comunque pronta, perché il cambiamento è sempre impegnativo. E così continui a rimandare, a trovare scuse, a rimandare quel passo che sai dovresti fare.
Questa procrastinazione è una forma di evitamento, un modo per mettere in pausa le difficoltà, ma allo stesso tempo ti allontana dalla possibilità di stare meglio, di costruire un rapporto più sereno con il cibo.
Ti confesso che lo facevo spesso anche io: mentalmente facevo una scansione di tutti gli impegni che avrei avuto nei giorni o nelle settimane successive e, appena trovavo qualcosa che avrebbe comportato più stress o attenzione, mi dicevo che avrei iniziato quando sarei stata più tranquilla. Ma, come ben sai, quella tranquillità non arriva mai perché la vita ci pone davanti sempre nuove sfide inaspettate. Allora sai cosa facevo? Rimanevo nel mio disagio fino ad arrivare al punto che non ne potevo letteralmente più e mi tuffavo a capofitto in “soluzioni” a dir poco assurde come la dieta de minestrone o saltare i pasti ecc. Perché ero mossa dalla voglia di scappare e prendere decisioni in questo stato emotivo non è mai una buona idea
Le conseguenze del rimandare la cura del rapporto con il cibo
Forse pensi che rimandare il momento di prenderti cura del tuo rapporto con il cibo non abbia grandi conseguenze immediate. In realtà, ti assicuro che questo modo di fare può creare un circolo vizioso molto difficile da interrompere.
Quando ti dici “Non adesso”, stai mandando un messaggio importante al tuo corpo e alla tua mente: “Non sono abbastanza importante, non ora.” Questo può far crescere in te sentimenti di frustrazione, di colpa, e alimentare la fame emotiva, cioè quel bisogno di mangiare non per nutrire il corpo, ma per placare emozioni come ansia, tristezza o stress.
Hai presente quei momenti in cui mangi per consolarti, per distrarti o per calmarti? Sono segnali preziosi che il tuo corpo e la tua mente stanno chiedendo attenzione. Se rimandi sempre il momento di ascoltarti davvero, rischi di far diventare questa fame emotiva una risposta automatica e difficile da gestire.
Inoltre, aspettare il momento perfetto ti fa perdere di vista il valore dei piccoli gesti quotidiani. Ogni volta che scegli di mangiare con calma, di ascoltare la tua fame reale, o di fare una pausa prima di afferrare qualcosa da mettere nel piatto, stai già iniziando a cambiare qualcosa.
Il problema è che spesso pensi che il cambiamento debba essere una grande rivoluzione tutta in una volta, e quando non succede, ti scoraggi e abbandoni. Mentre, in realtà, sono i piccoli passi a fare la differenza sul lungo termine.
Il momento migliore per iniziare è ora
Iniziare ora ti permette di sperimentare, di sbagliare, di imparare e di conoscere meglio te stessa.
Ti permette di allenare la pazienza e la gentilezza verso te stesso, due ingredienti fondamentali per sviluppare una relazione sana con il cibo.
Ogni giorno ti offre una nuova opportunità per fare un piccolo gesto di cura verso il tuo corpo e la tua mente, anche se ti sembra insignificante. E proprio questi piccoli gesti, sommandosi, diventano il cambiamento che cerchi.
Molte persone mi dicono: “ Eh ma ci sono le vacanze, meglio rimandare a settembre o a gennaio!” ma questo è un pensiero pericoloso perché ti autorizza a smettere di ascoltarti del tutto in attesa di quel magico momento in cui inizierai. E questo spesso si traduce in altri chili in più accumulati e in una disconnessione ancora più profonda da te e dai tuoi bisogni
Le convinzioni alla base sono:
- Visto che ora posso mangiare devo approfittarne (e, nota il paradosso, spesso mangiando più di quel che avresti fatto e che ti va!)
- Quando sono a dieta sono brava e devo soffrire, ora che sono in vacanza posso “fare schifo”. E questo concetta alimenta la convinzione che mangiare in modo più consapevole debba generare sofferenza e privazione. E ti assicuro che non è così
Inoltre, cosi facendo, abitui corpo e mente ad associare la soddisfazione alla sensazione di estrema pienezza, che magari non cogli nemmeno più perché non mangi per fame ma per tacitare la mente che, teme le restrizioni, e vuole tutto e subito
Cinque consigli per iniziare subito
Ora che sai quanto è importante iniziare oggi (e con oggi non intendo solo oggi 14 agosto o quando ascolterai questo episodio ma ogni oggi che vivrai), voglio darti qualche suggerimento pratico che puoi mettere in atto da subito.
- Osserva senza giudizio
Prova a osservare come mangi, cosa senti prima, durante e dopo un pasto. Fai questo senza giudicare te stessa. Solo osserva con curiosità e gentilezza. - Pratica la consapevolezza durante i pasti
Scegli un momento della giornata, anche solo uno spuntino, e mangialo senza distrazioni. Concentrati sul sapore, sulla consistenza, sul profumo del cibo. Sentiti presente a quello che stai facendo. - Accetta l’imperfezione
Non devi essere perfetta da subito. Il cambiamento è fatto di tentativi, qualche passo avanti e qualche passo indietro. Accetta questi momenti senza punirti. - Fissa piccoli obiettivi raggiungibili
Del pericolo del cambiare tutto e subito ne ho parlato qui e ti ribadisco che invece di volere cambiare tutto, è importante che tu scelga un piccolo obiettivo che senti fattibile. Magari rallentare un po’ quando mangi, oppure ascoltare davvero la tua fame prima di iniziare a mangiare. - Chiedi aiuto se ne senti il bisogno
Non devi farcela da solo o da sola. Un professionista può accompagnarti e sostenerti nel percorso verso una relazione più serena con il cibo.
Conclusione
So che è facile cadere nella trappola del “comincio a settembre”. È comodo, ti dà l’illusione di avere tempo, di poter rimandare la fatica. Ma ti invito a riflettere: rimandare significa anche rimandare la possibilità di stare meglio, di sentirti più in pace con te stesso o te stessa.
Prendersi cura del proprio rapporto con il cibo è un atto di amore verso te stessa. Un atto che puoi compiere oggi, con piccoli passi fatti di gentilezza, consapevolezza e pazienza.
Non serve aspettare date perfette o condizioni ideali. Il vero cambiamento nasce dalla scelta consapevole, momento per momento.
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E se vuoi continuare a parlare di fame emotiva, mindful eating e alimentazione consapevole, seguimi: ti accompagno passo dopo passo.
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