Se sei nella situazione in cui ti trovi a desiderare la libertà dal cibo e contemporaneamente vorresti anche dimagrire, sappi che sei in buona compagnia.

Se preferisci ascoltare, ecco l’episodio del podcast

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Dimagrire e migliorare il rapporto con cibo e corpo

La maggior parte delle donne con cui lavoro esordisce dicendo che vuole liberarsi dal ciclo dieta-abbuffata, vuole imparare ad ascoltare i propri segnali di fame e sazietà e vuole anche dimagrire.

E’ importante riconoscere questa variabile del desiderio di dimagrire perché è fondamentale tenerla in considerazione quando parliamo di alimentazione intuitiva e di recuperare un buon rapporto con il cibo.

Soprattutto se hai o hai avuto degli obiettivi estetici, ti sarai approcciata alla cosiddetta alimentazione flessibile.

Un tipo di gestione nutrizionale che non passa da una dieta prescritta con alimenti pesati ma dall’utilizzo di applicazioni per conteggiare nutrienti e calorie

Magari anche a te è capitato di iniziare ad utilizzare una di queste app perché il tuo obiettivo principale era dimagrire ed avere il controllo di quello che mangi.

Questo può apparire come un passo verso la libertà alimentare perché ti responsabilizza e non fa più dipendere la tua alimentazione da scelte fatte da un altro (in questo caso il nutrizionista)

Magari il lunedì non hai voglia di mangiare riso e pollo ma vorresti mangiarti la pasta con i legumi e in questo senso c’è un valore educativo nel fatto che si impara a sostituire tra loro alimenti con i medesimi nutrienti.

Io penso che un’applicazione sia uno strumento e come tutti gli strumenti non sia buona o cattiva di per sé ma che il danno o il beneficio dipenda dall’uso che ne facciamo.

La dieta flessibile può aiutarci?

Nonostante questo, ho visto tantissime persone diventare quasi dipendenti da questi strumenti.

Arrivare al punto che non importa nemmeno se non hai fame, se oggi ti sono rimasti dei macros, senti l’urgenza di mangiare, perché se non li consumerai tutti oggi, indipendentemente dalla fame o sazietà, non li avrai domani

Questo è esattamente l’opposto dell’ascoltare i segnali interni di fame e sazietà.

Mangiare in questo modo non è facile, non è naturale perché stai ascoltando dei segnali esterni invece di quelli interni

E magari non sai che è possibile ascoltare i segnali interni e avere un rapporto equilibrato con il cibo.

Non sai che è possibile perché ogni volta che hai cercato di farlo e ti concedevi un giorno libero, finiva in abbuffata, finiva in eccessi alimentari, e la vivevi come una specie di perdita di controllo.

Se questa è la vita, magari penserai, me la sto perdendo perché il cibo ha ancora un ruolo dominante nella mia vita, così come l’immagine del mio corpo.

Cambiamo prospettiva

Quindi perché non proviamo a cambiare prospettiva?

Intendiamoci, non sto dicendo che non si può verificare la perdita di peso.

E’ invece molto probabile si verifichi se attualmente ti trovi ad avere abbuffate e quindi a mangiare molto di più del tuo fabbisogno

È capitato e capita a tante donne che seguo perché, regolarizzandosi l’alimentazione, perdono i kg accumulati in seguito alle abbuffate.

Ma voglio dirti che forse è necessario rendersi conto che il problema non sei tu che non rientri in un certo canone ma il canone stesso. E il valore che dai a quel canone.

Io credo che ti meriti di meglio rispetto all’andare in panico perché non sai cosa mangerai in vacanza e finire poi per perdere il controllo e non goderti nemmeno la vacanza. Oppure del vivere con angoscia le festività a causa del tanto cibo a disposizione e della tua paura di non riuscire a non abbuffarti.

Voglio rassicurarti: va bene anche se non ti senti bene nel tuo corpo e contemporaneamente vuoi perdere peso e non avere più un rapporto disfunzionale con il cibo.

Ma forse questa insoddisfazione non viene tutta da lì: magari oltre a perdere peso e non avere più un rapporto disfunzionale con il cibo vorresti altro.

Il grafico a torta della auto-valutazione

Ampliare la prospettiva ci aiuta a togliere potere a delle aree che ci sembrano macigni.

Per valutare il peso che ogni area della nostra vita ha su di noi, nella terapia cognitivo comportamentale si utilizza una sorta di grafico a torta.

In questo grafico ogni spicchio rappresenta un’area: ad esempio lavoro, famiglia, peso e forme corporee, amici, sport

Tanto più sarà grande la fetta di torta di grafico inerente al peso e all’immagine corporea, tanto più disfunzionale sarà la tua autovalutazione. Ti valuterai quindi solo su pochissime aree, perdendo di vista il resto.

Ampliare le aree sulle quali valuti te stessa è di fondamentale importanza per guarire il tuo rapporto con il cibo e con il corpo

Quando pensi continuamente alla percezione che hai di te stessa, hai solo una certa quantità di energia mentale da dedicare alle diverse cose che fai ogni giorno e alle altre fette di torta del grafico. Come la famiglia, il lavoro, le passioni.

Prova a spostare il focus da un peso o un corpo ideali a un peso e un corpo che ti permettano di funzionare al meglio per poter esprimerti in tutte queste aree e rendere la tua vita completa ed interessante

Perché l’ennesima diete potrebbe garantirti un successo a breve termine ma se le restrizioni che prevede sono troppo lontane dal tuo stile di vita, compromettono la salute fisica e mentale, prima o poi arriva il conto.

E non parlo solo di riprendere qualche chilo ma del senso di fallimento, frustrazione e inadeguatezza che ci vanno dietro

Trova il tuo peso di benessere (non significa necessariamente dimagrire)

Inoltre c’è un altro aspetto che non viene mai considerato: quando vogliamo dimagrire nella nostra testa si forma l’immagine di un corpo più stretto (passami il termine) e migliorato nei suoi aspetti che sentiamo come critici.

Nella realtà quando si dimagrisce non accade questo: il corpo perde peso primariamente in determinate zone e molto spesso le aree che ci infastidiscono di più sono le ultime.

Questo è geneticamente determinato e non possiamo agire su questo con la dieta

Poi la pelle si può svuotare o potremmo dimagrire molto in viso e vederci troppo scavate mentre notare ugualmente i punti che riteniamo difetti

Questo per dire che nella realtà delle cose il dimagrimento non ci porterà necessariamente un corpo ce ci piace di più.

Credo che sia più utile concentrarsi sul trovare quel range di peso in cui il tuo corpo lavora al meglio (altrimenti detto set point)

Sul trovare una soluzione a lungo termine, quella di guarire il tuo rapporto con il cibo e il corpo e di essere in grado di capire come perseguire la forma fisica da una prospettiva fondamentalmente diversa.

Quindi puoi perdere peso mentre mangi in modo intuitivo, ad alcune persone succede perché il loro set point di peso è più basso.

Anche se vuoi dimagrire, aggiungi invece di togliere

Invece di concentrarci su cosa eliminare dalla nostra vita, dovremmo concentrarci su cosa aggiungere, come dormire a sufficienza, prendere il sole ogni giorno, idratarsi a sufficienza e concentrarsi su un’adeguata assunzione di micronutrienti attraverso frutta e verdura.

Guardare le cose da una prospettiva diversa può portare a una maggiore serenità nel nostro sistema.

Poiché stiamo effettivamente sostenendo la nostra salute anziché diventare ossessivi con una parametro (il peso) che non ci garantisce la salute.

Quando ci concentriamo sulla perdita di peso prima di curare il nostro rapporto con il cibo, non stiamo davvero creando alcuna possibilità di successo a lungo termine.

Se ciò che stiamo facendo è poco salutare o insostenibile, stiamo solo ritardando l’inevitabile, ossia riprendere il peso perso ed entrare nel ciclo dello yo-yo.

Quindi, è meglio concentrarsi su ciò che effettivamente creerà successo a lungo termine, ossia comportamenti che promuovano la salute.

Allargare la nostra prospettiva e guarire il nostro rapporto con il cibo.

Di conseguenza, il corpo inizierà a trovare il suo peso naturale di riferimento, dove si sente e funziona al meglio, e in questo processo impariamo a trovare la pace con il nostro peso di benessere.

Ad esempio, si può lavorare sul rendere il nostro corpo più forte.

Spesso le persone sottovalutano i benefici che derivano dal sentirsi più forti e dall’abitare appieno il nostro corpo. L’attività fisica ci può aiutare proprio a imparare o reimparare a sentire il nostro corpo

Come può aiutarti l’alimentazione intuitiva

Per quanto riguarda la nutrizione l’obiettivo dell’alimentazione intuitiva non è solo la perdita di peso, ma anche avere una relazione più semplice con il cibo, liberare spazio mentale, allargare la prospettiva e perseguire obiettivi a lungo termine.

Qui trovi i dieci principi dell’Intuitive Eating

L’obiettivo dell’alimentazione intuitiva è ridurre lo stress, trovare maggiore soddisfazione, scoprire più scopo e significato, avere più energia per altre attività e guadagnare fiducia in se stesse. Si tratta di avere una prospettiva più ampia su ciò che ci rende unici e non diventare ossessivi con il peso. La perdita di peso non risolve necessariamente i problemi di insicurezza o immagine corporea, a meno che non si affrontino anche altri aspetti che riguardano la sfera interiore

Secondo il mio parere quindi è possibile perdere peso seguendo una alimentazione intuitiva, ma è importante concentrarsi su obiettivi basati sul comportamento e sul benessere anziché sul peso corporeo.

Ti ringrazio di cuore se mi avrai ascoltata fin qui e sono molto curiosa di conoscere il tuo parere e le tue esperienze a riguardo.

Noi, ci sentiamo presto

immagine da Freepik

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