Non c’è niente di peggio della sensazione di essere bloccata, la sensazione di essere in uno stato di paralisi, di sperimentare una ricaduta e ciò che sembra un auto-sabotaggio senza fine.

Se preferisci ascoltare, ecco l’ episodio del podcast:

Ascolta "4 modi per superare una ricaduta" su Spreaker.

Quando ti trovi in questo stato mentale ti senti in una spirale di pensieri autodistruttivi.

Succede anche a me e ho imparato a riprendermi dopo una ricaduta perché ho imparato alcune abilità e un po’ di mindset utile

Oggi voglio condividere con te questi cambiamenti perché oggi sperimentare una battuta d’arresto non mi spinge più ad entrare in uno stato d’animo in cui sono bloccata e paralizzata e in cui mi sento come se stessi perdendo tutto lo slancio verso i miei obiettivi e verso i miei desideri.

Innanzitutto è bene che tu abbia ben chiaro che le cosiddette ricadute, i momenti di stallo e le battute d’arresto sono una parte normale della guarigione dalle abbuffate e dalla fame emotiva e le sfide relative all’immagine corporea sono una parte normale della vita.

E se impariamo a gestirle in modo appropriato possono rappresentare un’opportunità per creare ulteriore crescita

Ecco quindi i miei 4 modi per riprenderti dopo una ricaduta.

Se hai il telefono a portata di mano o un quaderno, ti incoraggio a scriverli perché anche se non stai vivendo ora questa situazione, è possibile che in futuro ti capiteranno momenti così e avere già un piano d’azione in quei momenti aiuta molto.

Punto numero 1: ridefinisci il concetto di ricaduta

Se tra le tue convinzioni c’è quella che attraversare un momento di stallo nei progressi è segno di fallimento, è fondamentale che tu ristrutturi questo pensiero

Se inizi a indugiare nel loop del: “Lo sapevo, sono sempre la solita, sono sbagliata, niente funziona con me” sappi che così facendo non stai che allungando questa battuta d’arresto.

Prova a cambiare prospettiva a e guardarti indietro: magari sei nel tuo percorso da mesi o anni e hai ottenuto risultati incredibili.

Hai smesso di abbuffarti o ridotto frequenza e entità, hai smesso di pesarti ossessivamente, ti ascolti di più, ti rendo conto di quando sei affamata ecc ecc

Poi succede qualcosa che funge da innesco, ad esempio un commento di tua madre ossessionata dal corpo e dal peso o di un tuo collega e ti sembra improvvisamente di essere tornata quella di mesi o anni fa.

Magari ti abbuffi o salti un pasto.

Questa può essere un’esperienza molto demoralizzante se la interpreti come un fallimento personale. Ma riuscire a cambiare il modo in cui lo guardiamo, essere in grado di fermarci quando iniziamo a cadere in quei pensieri autodistruttivi, in cui ci stiamo auto flagellando e stiamo scivolando nella vergogna, nella colpa e nella delusione può fare la differenza.

Quale approccio può aiutarti per superare una ricaduta

Se sei abituata a rimanere bloccata in una battuta d’arresto e a punirti, è probabile che il tuo cervello entri in modalità automatica. Quindi, puoi richiamarti all’ordine e dirti: “STOP. No, invece riformuleremo la situazione e la vedremo come un’opportunità perché il fallimento è la base del successo.” Fallire e avere battute d’arresto sono parte integrante del successo, e in quei momenti io cerco sempre di ricordare che coloro che hanno avuto successo, hanno sperimentato più battute d’arresto. A questo proposito puoi crearti una lista di biografie di personaggi più o meno famosi che hanno avuto successo dopo mille peripezie ed hanno raggiunto grandi obiettivi

Forse stai tornando ai tuoi vecchi comportamenti, magari avevi iniziato a praticare l’alimentazione intuitiva e hai scaricato di nuovo MyFitnessPal perché ti sei spaventata, perché il tuo corpo sta cambiando e questo ti mette in allarme, oppure hai ripreso la bilancia dopo aver deciso di non salirci più, e stai iniziando a seguire di nuovo certi influencer ossessionati dal peso, e questo ti sta “triggerando”. Se ti sta succedendo questo, va bene, fa parte del viaggio. Ci sono alti e bassi, strade tortuose nel percorso di guarigione ed è utile cercare di capire cosa possiamo imparare da questa esperienza.

Cosa puoi chiederti

Qual è l’opportunità di crescita che è proprio davanti a me? Se mi permetto mentalmente di andare in modalità automatica e di punirmi, perderò questa opportunità. Cosa posso imparare? Tutto ciò richiede energia mentale non sto parlando di pensiero positivo “tossico”, dove si cerca solo di vedere il lato positivo. No, la vita è anche difficile a volte, le battute d’arresto e le ricadute fanno schifo, la sensazione di essere bloccati è orribile, e non dobbiamo fingere che non lo sia.

Potresti dirti: “Non è piacevole fare quello che sto facendo con il cibo, avevo preso un buon ritmo, e ora sto sperimentando quella che sembra una ricaduta, ma invece di chiamarla ricaduta, inizierò a vederla come un’opportunità e cercherò di capire che ci sono alcuni punti ciechi. Forse ho bisogno di ulteriore supporto nel mio percorso di recupero o forse ho iniziato ad accumulare un sacco di progetti e sto facendo troppo.”

Forse hai bisogno di dare la priorità al riposo perché hai notato che meno dormi e più ti innervosisci facilmente e diventi più impulsiva.

Oppure ti sei trovata a frequentare persone o in situazioni che ancora ti sollecitano molto (potremmo dire triggeranti) rispetto al tuo rapporto con il cibo.

Quindi potresti aver bisogno di definire un po’ meglio i tuoi confini.

Fatti questa domanda: “Qual è il più piccolo passo che posso fare in questo momento per riprendere il cammino?”

Forse è ascoltare alcuni podcast sul recupero, praticare una tecnica di respirazione, leggere un libro per dieci minuti.

Oppure di disinstallare l’app contacalorie o non seguire più quell’influencer.

Punto numero 2: potresti aver bisogno di rallentare

Tutte le pratiche sull’ascolto di te, l’alimentazione intuitiva, la meditazione, le pratiche di regolazione del sistema nervoso, libri, podcast insomma a volte è troppo tutto insieme. Prova a rallentare, a fare tra queste le cose che ti piacciono di più, a trovare uno spazio per il gioco e per il riposo perché non fare niente a volte è davvero costruttivo

A volte sforzarsi di più può essere auto-sabotante di per sé perché dis-regola ulteriormente un sistema nervoso sovraccarico.

Quindi può essere utile e molto produttivo mettere enfasi sul gioco, fare le cose solo per il gusto di farle, imparare a riposare e imparare a fare cose che ci fanno stare davvero bene.

Punto numero 3: riformula la tua definizione di successo

Il terzo passo per riprenderti se stai sperimentando una battuta d’arresto è riformulare la tua definizione di successo.

Se per te successo è non avere mai più una abbuffata, non mangiare mai più sulla spinta di una emozione, allora hai aspettative irrealistiche in merito. E queste aspettative non ti aiutano perché creano ulteriore pressione.

Per aiutarti potresti individuare degli indicatori che ti facciano capire in modo chiaro se “stai andando bene”.

Te ne elenco alcuni, ma puoi ampliare la lista inserendo quello che funziona per te.

Ad esempio, abbuffate ed episodi di alimentazione emotiva si riducono come frequenza e come intensità.

Un altro indicatore potrebbe essere un umore più stabile, meno iper-eccitato e di conseguenza poi attraversare la fase di down successiva. E’ sintomo che il tuo sistema nervoso è più regolato.

O ancora che la capacità di sentire ed interpretare le tue emozioni è aumentata.

Ti rendi conto e senti finalmente che la tua immagine corporea non rappresenta totalmente chi sei. Certo sei anche il tuo corpo ma la tua essenza ha molte più sfaccettature e come appari è solo uno degli aspetti da considerare

La qualità delle tue relazioni interpersonali migliora o ne nascono di nuove. I conflitti con cibo e corpo ci allontanano dagli altri, favoriscono l’isolamento ed è molto difficile stabilire delle connessioni autentiche.

Punto numero 4: scegli e afferma la tua identità

Tornando ai 4 modi per riprendersi da una ricaduta, Il punto numero quattro ha a che fare con l’identità, dobbiamo riaffermare la nostra identità.

Ormai le ricerche in ambito di fisica quantistica vanno tutte in questa direzione: la chiave per un cambiamento comportamentale duraturo ha molto a che fare con chi pensiamo di essere, cosa crediamo sia vero di noi stessi, in una parola con la nostra identità.

Se sei convinta di essere una persona che inizia le cose e poi non le porta a termine, questa convinzione determinerà i tuoi risultati.

Dovrai quindi esercitarti a creare una nuova convinzione e poi a metterla in pratica con azioni. Puoi iniziare a ripetere a te stessa e ad affermare, ad esempio: “sono una persona che agisce, indipendentemente dai risultati, indipendentemente da cosa è successo ieri, indipendentemente da cosa è successo a pranzo, continuo ad agire verso i miei obiettivi”.

Posso immaginare che, se non hai mai sentito parlare di queste cose, ti sembri tutto molto strano e assurdo ma ti assicuro che funzioniamo proprio così e se ti interessa, parlerò di identità in modo più approfondito. Fammelo sapere scrivendo a info@bonacinisara.it.

In breve: come superare una ricaduta

Per concludere, ti lascio un riassunto della puntata di oggi, prendi nota sul tuo quaderno o nelle note del tuo smartphone

  1. il primo modo per riprendersi dopo una ricaduta è ridefinire il concetto di ricaduta e chiediti cosa puoi imparare da questa situazione
  2. Rallenta e nota se stai facendo troppo di tutto, togliendo spazio al gioco e al piacere
  3. Riformula la tua definizione di successo aiutandoti con degli indicatori precisi
  4. Ridefinisci e riafferma la tua identità. E poi metti in atto azioni concrete coerenti con la nuova identità che hai scelto

Per oggi mi fermo qui, come sempre se hai domande, consigli o semplicemente voglia di condividere le tue riflessioni, puoi lasciare un commento sul blog o scrivermi a info@bonacinisara.it

 

 

Foto da Freepik

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