Altra domanda super calda che mi viene spesso posta è: “E’ possibile dimagrire senza dieta?” Tutte le volte che inizio una dieta, mi prende come una frenesia che mi porta a sgarrare e mando tutto all’aria!”
Se preferisci ascoltare, ecco l’episodio del podcast:Ascolta "Dimagrire senza dieta" su Spreaker.
Ti è mai successo di ritrovarti in una situazione del genere?
A me capitava puntualmente ogni volta che volevo dimagrire e a questo proposito mi viene in mente un aneddoto che sentii tanto tempo fa.
Un aneddoto per riflettere
La storia era più o meno così: c’era una volta una donna che si reca dal medico per un disturbo che vuole risolvere. Il medico la visita e le dice: “Benissimo, non ho particolari indicazioni da darle se non quello di evitare di mangiare pere” La donna, sorpresa, accetta di buon grado e pensa: “Ottimo, le pere non mi piacciono nemmeno tanto!” Allora esce dall’ambulatorio, fa un giro al mercato settimanale e dal banco di frutta e verdura spiccano delle belle pere succose.
Passa qualche ora e a pranzo nota il marito che finisce il pasto con una pera (che lei non può mangiare), poi esce e passa davanti a un bar che ha esposte le foto dei piatti che prepara tra le quali troneggia una bella macedonia con-indovina un po’?-la foto di una bella pera!
Morale della favola, la nostra signora finisce per desiderare proprio l’unico cibo che non può avere!
Il divieto funziona proprio cosi: ci spinge a focalizzarci su ciò che non possiamo avere e lo rende irresistibile
Cosa intendi con dieta?
Questa breve storia per dirti che ci dobbiamo intenderci sul significato della parola dieta.
Certamente saprai che etimologicamente la parola dieta viene dal greco δίαιτα e stava a significare stile di vita dove l’attenzione verso un giusto nutrimento, un adeguato movimento assieme alla capacità di vivere in tranquillità indicava agli antichi greci la strada per la salute.
Nella nostra epoca però dieta ha assunto il significato esclusivo di dieta ipocalorica, ossia stile alimentare che mi fornisce meno calorie di quelle che mi servono per mantenere il mio peso.
Oltre a questa importante distinzione, la dieta ipocalorica è quasi sempre prescritta da qualche esperto del campo come medico, nutrizionista, dietista.
Quindi dieta ormai per molti significa regime ipocalorico restrittivo prescritto
Dieta e restrizioni per dimagrire?
Questa dieta infatti prevede restrizioni su più livelli.
- Restrizione calorica: mi fornisce meno calorie quindi meno energia rispetto a quella che mi serve per mantenere il mio peso
- Restrizione di categorie di cibi: limitare l’apporto di dolci oppure di macronutrienti come i carboidrati e/o i grassi
- Restrizione cognitiva: inculca la convinzione che ad esempio, devo sempre scegliere il piatto meno calorico, devo fare attenzione ai condimenti, devo mangiare una sola pizza a settimana a prescindere dal fatto che poi io lo faccia o meno. Dal punto di vista mentale c’è una restrizione sulle mie opzioni e sulle scelte che posso fare.
Tutti questi tipi di restrizione hanno una forte ripercussione sui miei comportamenti e di conseguenza poi sulle mie abitudini.
Tutte queste limitazioni mi portano a rispettare uno schema, non ci sono alternative…o meglio, l’alternativa è non rispettarle, uscire dallo schema, sentirmi in colpa e lasciar perdere tutto.
Passare da seguire una dieta a scegliere liberamente
La restrizione cognitiva funzione più o meno così.
Facciamo finta di essere davanti ad un tavolo su cui sono disposti differenti cibi: abbiamo il pane, il cioccolato, i pomodori, la pasta, la carne, salse di ogni tipo, mele ecc ecc
Su ogni cibo vorrei che tu scrivessi si, se puoi scegliere di mangiarlo e no, se invece cerchi di non mangiarlo nella tua quotidianità.
La scelta è potenzialmente infinita perché la tavola è strapiena di cibo ma tu ti permetti di scegliere liberamente?
La vera rivoluzione è arrivare ad essere in grado di scegliere liberamente
Scegliere cosa mangiare e quanto mangiarne.
E ti assicuro che è qualcosa di assolutamente possibile e lo vedo succedere giornalmente tra le mie pazienti e clienti che hanno deciso di lavorare sul loro rapporto con il cibo.
So già che starai pensando: “Ah ma se mi permetto di mangiare quello che voglio, mangerò tutto quello che vedo!” oppure “Ingrasserò all’infinito!”
Ti capisco perfettamente perché ci sono passata anche io.
Posso però dirti che per la mia esperienza personale e professionale è vero il contrario.
Il corpo ti parla sempre
Può capitare che in un primo periodo si indulga con cibi che ci siamo negate per tanto tempo ma poi il corpo ci dice cosa vuole.
Un po’ come quando esageri a Natale o in certe occasioni: all’inizio è bello perché il cibo è buono e saporito, il secondo o il terzo giorno inizi ad aver voglia spontaneamente anche di cose più leggere e ricche di acqua.
E’ totalmente diverso mangiare un’insalata perché è l’unico cibo che non ti crea sensi di colpa dal mangiarla perché ne hai autenticamente voglia. Eh sì, si può avere voglia anche di una insalata senza essere a dieta!
A me tutt’ora capita di mangiare cibi per gola o di attraversare periodi in cui mi rendo conto di mangiare di più ma spontaneamente, senza l’urgenza di dirmi che da domani devo mettermi a dieta, poi vado verso alimenti più leggeri. E il mio peso è stabile da anni!
Con questo non ti sto dicendo questo affinché tu prenda il mio tipo di corpo come esempio, tutt’altro anzi, quello che voglio dirti è che si può passare dall’essere ossessionate da calorie e divieti a mangiare serenamente e al contempo mantenere il peso o dimagrire, se questo è necessario.
Imparare a scegliere per prove ed errori
Un altro aspetto da integrare per arrivare a scegliere liberamente cosa mangiare è imparare ad essere competenti nelle scelte che facciamo. E per farlo dobbiamo imparare o reimparare ad ascoltare il nostro corpo.
Ti faccio un esempio pratico: io amo follemente il cioccolato e lo mangio ma se sono super affamata e mi avvento sul cioccolato so che ne mangerò molto, lo mangerò in fretta al punto da non assaporarlo e non godermelo. E poi mi sentirò male.
Anche senza avere i postumi dell’abbuffata, la mia pancia si sentirà un po’ strana, diversa, non a posto.
Però mi piace e lo voglio mangiare. Come posso fare per mangiarlo e stare bene?
Punto uno: non arrivare ai pasti che “non ci vedo più dalla fame”! Piccola citazione che si ricorderà chi ha la mia età o è più grande della famosissima pubblicità della merendina Fiesta degli anni 90
Se arrivi con troppa fame ai pasti non è possibile fare scelte consapevoli ma …semplicemente DEVI mangiare il prima possibile. E le cose appetitose sembrano ancora più irresistibili perché il tuo corpo ti spinge ad assumere energia.
Lavora su di te e sulle tue specifiche esigenze
Quindi fai una riflessione sulle tue abitudini: nella tua giornata ci sono momenti in cui passano molte ore tra un pasto o uno spuntino e l’altro? Come puoi organizzarti per far sì che non accada? Che sia portarti uno spuntino a lavoro, mangiare qualcosa appena torni o rendere il pasto precedente più abbondante, puoi fare delle prove e vedere se va meglio.
Punto due: tornando al cioccolato di prima, mi capita che se mangio il cioccolato da solo a stomaco vuoto non mi dà la sazietà di cui ho bisogno, soprattutto se sono nella situazione di fame estrema di prima. E non mi soddisfa davvero perché il cioccolato non ha lo scopo di saziare, quindi mi piace molto di più e mi sento anche meglio dopo, a mangiarlo a fine pasto o per uno spuntino in cui non sono troppo affamata.
Tutto ciò non perché mi sto trattenendo ma perché mi voglio sentire bene prima, durante e dopo.
Ti ho parlato del cioccolato ma questo può valere per tutti i cibi che ti piacciono perché la sazietà e la soddisfazione sono temi complessi.
Di sazietà ne ho parlato già QUI e QUI e forse ricorderai che per regalarci quella soddisfazione che cerchiamo non basta che un cibo sia ricco di fibre o il pasto sia equilibrato in macronutrienti.
Ci sono aspetti legati al gusto, all’apporto energetico, alla composizione del pasto, al profumo e mille altre variabili.
Come puoi iniziare a lavorarci
Allora come si fa?
Ci si concede di fare delle prova, con curiosità e senza giudizio e senza la pretesa che tutto vada come ci aspettiamo
Il difficile è proprio questo: con una dieta abbiamo l’illusione di avere il controllo perché se la seguo dimagrisco. Ma poi per i motivi di cui parlo spesso, la vera difficoltà è proprio seguirla
Se inizio ad ascoltarmi e a trovare il mio modo, giusto e soddisfacente per me di mangiare, probabilmente attraverserò una fase di prove ed errori. Ma poi raggiungerò quella libertà che mi libera per sempre da una dieta e dal sentirmi costantemente costretta e trattenuta.
Quindi per rispondere alla domanda iniziale: sì, è assolutamente possibile dimagrire senza seguire una dieta restrittiva e prescritta da altri. Per farlo però devo darmi tempo, trattarmi con amore, gentilezza e compassione mentre imparo a sentire e decifrare i segnali del mio corpo. E a rispondervi adeguatamente.