Oggi ti voglio raccontare la cosa che ha svoltato il mio rapporto con il cibo e con il corpo
Se preferisci ascoltare, ecco l’episodio del podcast:
Ascolta "Il segreto per migliorare il tuo rapporto con il cibo" su Spreaker.
Non voglio girarci intorno perché non mi piace “allungare il brodo” se mi piacesse farli i miei episodi durerebbero 30 minuti o un’ora invece come vedi sono sempre abbastanza brevi perché penso che sia importante arrivare al punto e mi auguro sempre di mandare un messaggio comprensibile e chiaro.
Il segreto che mi ha permesso di migliorare esponenzialmente il rapporto con il cibo e con il mio corpo è qualcosa che se avessi sentito anni fa, avrei senza dubbio ignorato.
Mi sarebbe sembrato banale, infattibile, mi sarei quasi sentita presa in giro, come se qualcuno stesse offendendo la mia intelligenza (pensa che presuntuosa!)
Perché è qualcosa che si capisce davvero solo quando si sperimenta su noi stessi, capirlo razionalmente non ha tanto impatto, anzi
Sto parlando dell’uscire deliberatamente dalle regole.
Come uscire dalle regole può migliorare il tuo rapporto con il cibo
Io avevo la granitica convinzione (forse ce l’hai anche tu) che per seguire un’alimentazione sana avrei dovuto mangiare sempre, e dico sempre, a ogni pasto, ad ogni costo determinati cibi.
Proteine, verdure, pochi carboidrati che per carità fanno ingrassare.
Zero dolci, zero bibite, zero alcol.
Insomma, ci siamo capite, no?
E lo stesso valeva per l’allenamento: o mi allenavo intensamente tutti i giorni o quasi oppure non valeva la pena.
Addirittura se c’erano giorni in cui non riuscivo a progredire con i carichi o mi sentivo molto stanca, mi arrabbiavo con me stessa.
Insomma non mi ascoltavo, eseguivo un compito e pretendevo che il mio corpo fosse sempre performante.
In tutto questo io lo odiavo e quindi ero assolutamente certa che il minimo che potesse fare per me fosse rispondere adeguatamente agli stimoli che gli davo!
Ora queste parole mi provocano un sorriso di sincera compassione ed empatia per quella me cosi “persa” ma in quei momenti era proprio così ed era molto doloroso.
Non era mai abbastanza, non ERO mai abbastanza ed essere anche solo meno di perfetta, significava che avevo fallito. Che ERO un fallimento.
Un esempio concreto di mentalità tutto o nulla
O seguo la dieta perfettamente, e quando dico perfettamente intendo proprio sempre, tutti i giorni, in tutti i pasti oppure se anche mangio solo un quadrettino di cioccolato, ho vanificato i miei sforzi
Chiaramente da un piano puramente logico e razionale non è così ma quando siamo nel vortice di un rapporto conflittuale con il cibo prendiamo questi pensieri per verità assolute. Per dogmi.
Esiste una spiegazione per questo: quando stiamo talmente male da voler scappare da un corpo che non ci piace o da comportamenti che continuiamo a ripetere ma ci fanno soffrire quello che vogliamo è solo fuggire via da quella situazione e farlo il prima possibile, nel modo più veloce possibile.
Ecco perché vediamo l’ennesima dieta drastica come la soluzione ai nostri problemi: basta solo stringere i denti per qualche settimana o mese, poi i nostri problemi spariranno come per magia perché avremo il corpo che abbiamo sempre desiderato.
Peccato che questo non funziona.
Noi siamo talmente prese da fare cose pur di fuggire dal nostro problema che non ci rendiamo conto che il vero motivo per cui non funziona è perché è insostenibile da chiunque ma pensiamo sia colpa nostra. Della nostra inadeguatezza, mancanza di volontà impegno e valore
Sai cos’è uno stereogramma?
Ma finché rimaniamo in quella dimensione, niente può cambiare.
Ti faccio un esempio per chiarirti meglio il concetto
Sai cos’è uno stereogramma?
Per definizione è un’immagine piana bidimensionale fatta per fornire un’illusione di profondità.
Non so se ti è mai successo di vederne uno, spesso sono disegni o dipinti dai colori tenui o con immagini che si ripetono e, se li fissi intensamente o ancora meglio cerchi di guardare oltre il disegno, noterai che pian piano entri dentro il disegno. Oppure che il disegno assume una profondità che non aveva, come se ci fossero delle forme all’interno.
Ecco in quel caso tu stai osservando lo stesso disegno ma in un’altra dimensione
Come per gli stereogrammi, pensare di risolvere la fame emotiva con una dieta rigida ed estrema è come vedere il disegno in modo superficiale, come un semplice disegno su un foglio.
Entrare in profondità e vederne tutte le dimensioni invece nella nostra metafora significa iniziare ad osservare te stessa e a sperimentare quello che va bene per te per trovare il tuo personalissimo equilibrio.
Solo tu puoi trovare il tuo equilibrio nel tuo rapporto con il cibo
Il tuo equilibrio è solo tuo, può essere diverso dal mio e va bene così.
Potresti essere in equilibrio mangiando petto di pollo e anche cioccolato, oppure bevendo due litri di acqua al giorno e ogni tanto un bicchiere di vino
Oppure mangiando tre biscotti dopo cena davanti alla televisione
Ma questo lo puoi trovare solo tu.
E per trovarlo devi lasciare andare le tue granitiche certezze su quello che devi e non devi mangiare.
Lo so che ti spaventa, anche una prigione ha il suo fascino, è indiscutibilmente un posto conosciuto e sicuro. Ma è limitante, ti preclude di scoprire il mondo, rende tutti i giorni uguali e vuoti di significato. Ti impedisce di vivere.
Proprio come le tue limitazioni in campo alimentare.
Quindi tornando al mio game changer, come si usa dire, è stato permettermi, autorizzarmi ad uscire dalle mie regole che davo per verità incontrovertibili.
E anche se può sembrare banale, ti assicuro che è qualcosa di difficilissimo quando pensi che non puoi fidarti di te perché non se in grado di autoregolarti
Quando hai passato anni o la vita intera a lasciare che altri decidessero cos’era meglio per te. E parlo di dieta ma, come spesso succede, non solo.
Uscire dai binari ti permetti di avere un controllo a lungo termine
Mangiare un pezzo di cioccolato, solo un pezzettino, e non dare ascolto ai pensieri del tipo:” Ecco hai rovinato tutto, non dimagrirai mai, anche adesso ti tocca ricominciare domani, sei sempre la solita senza forza di volontà” può sembrare un’impresa eroica come scalare l’Everest.
Poi arriva quel giorno in cui sei talmente stufa di dover ricominciare e ti dici: “Va bene, mi arrendo, non ce la faccio più. Così non vado avanti. Non me ne frega più niente di dimagrire, voglio uscire da questo incubo”
E mangi un po’ di cioccolato. Poi riprendi a mangiare come al solito.
Metti da parte per un attimo l’ossessione di dimagrire e, sorpresa, inizi a dimagrire!
Questo è quello che è successo a me e a decine di donne che ho conosciuto negli ultimi anni.
La svolta è arrivata quando sono state pronte a sperimentare loro stesse, nei loro pasti o spuntini, cosa significa darsi il permesso di mangiare. E di trasgredire quelle regole che, tra parentesi, sono solo pensieri nella tua testa che tu prendi per verità.
Ho visto decine di persone dimagrire mangiando i biscotti preferiti, la pizza, le lasagne la domenica o facendo lo spuntino pre-nanna.
Il bello è che tu puoi scrivere le tue regole e al contempo raggiungere i tuoi obiettivi di benessere, dimagrimento, forma fisica.
Non devi scegliere tra mangiare “sano” (che poi sano…dovrei dedicarci almeno un episodio del podcast per dirti tutto quello che penso di questa parola) e stare in forma. Anzi è proprio la flessibilità la chiave per una sostenibilità a lungo termine e per cambiare definitivamente il tuo rapporto con il cibo.
L’aspetto che più di tutti assicura risultati duraturi.
Per oggi ti saluto e spero di essere stata chiara. È un tema che mi sta molto a cuore e avrei tanto altro da dire
Se ti va, fammi sapere cosa ne pensi scrivendo a info@bonacinisara.it o lasciando un commento qui sotto e ti risponderò più che volentieri!
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